Psoriasi: un adattamento a stress

Psoriasi:  un adattamento a stress

psoriasi
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La psoriasi  è una patologia infiammatoria cronica della pelle generalmente cronica e recidivante, non contagiosa, ma correlata con un preciso adattamento a stress. Si tratta di una malattia autoimmune aggravata dallo stress. Le malattie autoimmuni sono quelle nelle quali il sistema immunitario del malato produce anticorpi non a sua difesa, ma aggredendo se stesso. Nella psoriasi la pelle si ispessisce nelle zone interessate dalle lesioni infiammatorie sulle quali si formano placche  di aspetto  bianco-argenteo. Il disturbo può comparire in qualsiasi zona del corpo, ma  si localizza  più frequentemente in corrispondenza di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto.La psoriasi può anche causare l’infiammazione delle articolazioni, determinando il disturbo noto come artrite psoriasica.  Una maggior rischio di malattia cardiovascolare è altrettanto osservato nei pazienti affetti.

Come in tutte le malattie autoimmuni, la medicina convenzionale fatica nel definire le cause della psoriasi, ma alcuni fattori scatenanti e/o aggravanti sono comunque noti:

  • genetica
  • farmaci
  • tossici ambientali
  • tossici alimentari
  • stress
  • malattie infettive
  • traumatismi della pelle

Il malato di psoriasi patisce una forma particolare di stress. La lesione della pelle depone per un conflitto di contatto, come tutte le malattie della pelle. La pelle è quel tessuto che nel corso della evoluzione perde la pelliccia tipica del mammifero proprio per favorire la particolare necessità di contatto, da cui dipende l’uomo. Il cucciolo di uomo infatti per effetto di un fenomeno noto in biologia come neotenia,  è partorito prima della giusta maturazione. Completando la sua maturazione dopo il parto, egli necessita di un maggiore contatto con il clan e con la madre in particolare, condizione che ha determinato la perdita del pelo. La neotenia è stata necessaria nella linea umana per consentire il parto di un cucciolo che aveva una testa ingombrante, tanto da non consentire il passaggio nel canale del parto a maturazione maggiore di quella nella quale di fatto avviene. La natura ha pertanto optato per un parto uman oche precede il completamento dello sviluppo osservato negli altri mammiferi e questa modalità è denominata appunto neotenia. Il cucciolo di uomo partorito ancora immaturo rispetto agli altri mammiferi, necessità più di tutti di assistenza e contatto. Il tessuto che rappresenta a livello corporale il contatto è proprio la pelle.  La pelle pertanto è destinata ad essere il bersaglio elettivo dei conflitti biologici legati al contatto. La desquamazione della psoriasi in particolare però è una fase di guarigione che avviene però su una area della pelle ancora impegnata da infiammazione. I conflitti di mancato contatto nella psoriasi sono pertanto almeno due, di cui uno in una fase conclusiva, mentre l’altro è ancora attivo.

La gestione cosciente dei conflitti biologici e la pacificazione emozionale dovrebbero integrare sempre la terapia.Tutte le malattie  sono una lesione di cui la sofferenza non si conclude, ma solo si esprime nel tessuto sulla quale si proietta.  La ricerca del senso nelle malattie non disconosce per nulla i meccanismi somatici per i quali  si realizzano nel corpo del paziente. Al contrario una ricerca oltre la semplice “meccanica” della malattia, consente una comprensione delle lesioni osservate nel contesto di una evoluzione prima personale, poi della stirpe e infine della specie. L’analisi delle sofferenze patite dal malato, dei diversi fattori aggravanti, dei campi emozionali, delle modalizzazioni e dell’insorgenza primaria possono aiutare nell’identificazione del conflitto sottostante per il singolo paziente, condizione che favorisce il paziente indipedentemente dalla terapia applicata.

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