Sclerosi multipla
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune cronica, che lede nel sistema nervoso centrale la mielina determinando sintomi diversi a seconda del settore impegnato dal danno. Il nome sclerosi multipla è dovuto alla forma delle lesioni nella materia bianca del midollo spinale e del cervello che ricordano cicatrici o placche. La malattia lede la mielina ovvero la guaina che riveste le connessioni delle cellule nervose impedendo il loro corretto funzionamento. Il processo di demielizazione assomiglia a quando in una cavo elettrico si perde il rivestimento di gomma, determinando malfunzionamento o un cortocircuito. Esistono solo teorie sulle cause della sclerosi multipla come in tutte le malattie autoimmunti. Queste si rifanno a fattori genetici, infettivi, tossici, ambientali e correlati a stress. La malattia a seconda del luogo delle lesioni può manifestarsi in modo diverso in ogni singolo paziente e può progredire, recidivare o fermarsi secondo modalità ancora oggetto di studio. La prognosi è pertanto difficile da prevedere, ma la speranza di vita è di generalmente inferiore circa da 5 a 10 anni rispetto alla popolazione sana, di cui una parte vissuta con disabilità.
Si stima che la malattia colpisca circa tre milioni di persone nel mondo. I luoghi maggiormente colpliti sono Il Nordamerica e il Nordeuropa consentendo il sospetto di una influenza dello stile di vita almeno sulla induzione e progressione della malattia. Il sospetto che la luce solare e la vitamina D possa essere implicata, si scontra con i dati di altre nazioni e continenti denotate da scarsa illuminazione, non evidenziano per nulla i picchi statistici di Nordamerica e Nordeuropa. Una correlazione tra Vitamina D e malattia è comunque oggetto di ricerca. La sclerosi multipla esordisce solitamente negli adulti sulla trentina, colpisce principalmente le donne, ma può verificarsi i tutte le altre circostanze.La sclerosi multipla non è considerata una malattia ereditaria, tuttavia alcune definibili strutture genetiche aumentano la probabilità di insorgenza. La malattia è pertanto maggiormente frequente tra parenti. Le ipotesi di una componente virale o infettiva, in particolare quelle connessa a virus sono suggestive, ma non bastevolmente dimostrate. Si discute anche l’ipotesi dell’igiene immaginando come l’esposizione precoce ai vari agenti infettivi sia un fattore protettivo contro la sclerosi multipla. Nella grande incertezza oggi si ritiene che la sclerosi multipla sia una malattia immunomediata causata da una complessa interazione tra la genetica dell’individuo e fattori ambientali che non consente ancora una chiara definizione In parole povere la scienza non può idetificare cause certe per la sclerosi multipla. Anche i dati clinici, sono talmente eterogeni da non consentire diagnosi senza ricorrere alla risonanza magnetica, l’analisi del liquido cerebrospinale e lo studio dei potenziali evocati.
Un malato può presentare qualasiasi sintomo o segno neurologico. Sono frequenti segni da deterioramento cognitivo che può manifestarsi come demenza corticale e la comparsa di depressione, anche grave, sia come come conseguenza alla riduzione della qualità di vita, sia come condizione che precede la malatta e successivamente si estende. Tra i segni clinici caratteristici, ma non specifici, si osserva l’aggravamento dopo esposizione a temperature ambientali più elevate del solito e la sensazione di scossa elettrica che percorre la colonna vertebrale e gli arti inferiori. I sintomi della sclerosi multipla solitamente appaiono ad episodi e sono interotti da latenze. Le recidive sono più frequenti durante la primavera e l’estate. Infezioni virali, come il raffreddore comune, l’influenza o la gastroenterite, possono aumentare il rischio di recidiva, Sopratutto lo stress può scatenare un attacco. Il conflitto biologico patito dai malati è connesso alla interdizione di un movimento o funzione desiderata. Il paziente inconsciamente desidera compiere un gesto o esprimere una funzione, ma ha anche eccellenti motivi per non farlo.
Non esiste una cura efficace per la sclerosi multipla ne una chiara identificazione delle sue cause, .tuttavia la medicina convenzionale ricorre a farmaci come il cortisone per influenzare positivamente il decorso della malattia e la disabilità. Con lo stesso intento si usano interferone e immunosoppressori comuni anche in chemioterapia. Nel campo della medicina naturale si propone uno stile di vita, funzionale al mantenimento della massa mascolare che implica un controllo della idratazione, nutrizione e attività biomeccanica e riabilitazione coerente con la situzione clinica del paziente. Si somministrano antiossidanti e integratori, trai quali più frequentemente il selenio, le vitamine A, D, C E. e il coenzima Q-10. Una gestione dello stress è consigliabile, perchè si osserva una corrispondenza tra eventi stressogeni e recidive. La gestione dello stress rappresenta forse un aspetto sottovalutato. Esistono numerose evidenze di pazienti affetti da sclerosi multipla che riferiscono un beneficio sintomatologico in seguito all’assunzione di cannabinoidi. A seguito di tali evidenze è disponibile nelle farmacie canadesi e di alcuni paesi europei, un estratto naturale a contenuto standardizzato di cannabinoidi, registrato come farmaco sintomatico per il trattamento del dolore neuropatico nella sclerosi multipla. Nella terapia di questa malattia oltre ad una crescita di conoscenza sicentifica, è auspicabile un approccio integrato che consenta una sinergia tra svariati metodi a benefico del malato