Vago: nervo vago in agopuntura
Il nervo vago rappresenta morfologicamente e funzionalmente il sistema di regolazione parasimpatico, ovvero la conservazione della vita o il femminile sacro. Questo nervo fuoriesce dal midollo allungato, passa attraverso il collo e il torace, e raggiunge infine l’addome. Si tratta dunque di un nervo essenziale, che dirama verso gli organi principali vagando nel corpo umano da cui il nome. Il nervo vago si connette nel suo percorso alla laringe, alla faringe, alla trachea, al cuore, ai polmoni e a buona parte dell’apparato digerente. Il sistema nervoso parasimpatico costituisce, assieme al sistema nervoso simpatico, il cosiddetto sistema nervoso autonomo o vegetativo, il quale svolge un’azione di controllo sulle funzioni autonome o involontarie. Si tratta della interfaccia tra inconscio e corpo. Si tratta della parte più rilevante della vita che sfugge quasi totalmente al controllo razionale. Il nervo vago adempie a infinite funzioni tra le quali stimola la quiete, il rilassamento, il riposo, la digestione, la rigenerazione dei tessuti, la crescita e l’immagazzinamento dell’energia. Questo significa che il nervo vago è responsabile della vita stessa per quanto riguarda la sua conservazione e protezione. Si oppone al parasimpatico il simpatico che determina tutti i comportamenti tesi alla sopravvivenza immediata. Il simpatico determinana la liberazione di energia ai fini di consentire eroici comportamenti di attacco o fuga, sacrificando la salute al raggiungimento della sopravvivenza. Il simpatico rappresenta il complementare impulso maschile connesso alla vita. Il nervo vago e il nervo simpatico dovrebbero trovare tra loro un equilibrio, La funzionalità del nervo vago viene compromessa dallo stress e da alcune malattie organiche come ad esempio l’artrosi cervicale. Non casualmente i pazienti affetti da artrosi cervicale evidenziano una sintomatologia simile alla sindrome da stress tra cui nausea, acidità di stomaco, vertigini, giramenti di testa, rossori in viso, tachicardia, dolore e rigidità del collo, mal di testa, pallore, sudorazione fredda, salivazione ridotta, vomito. Spesso, la conseguenza di tali sintomi è il collasso. La vita nelle culture ad altro tenore economico è caratterizzata da un adattamento patologico caratterizzato da un ipersimpaticotono che tende a consumare le persone. La natura nella sua saggezza avrebbe infatti previsto una ragionevole equilibrio tra fasi di simpaticotono o attivazione e fasi di vagotono o recupero. Questo principio naturale collassa in tutte le circostanze nelle quali le attività umane sono gestite da potere politico, finanziario o religioso violando alla grande la disposizione naturale degli esseri umani,
Premesso che un deficit del nervo vago si debba risolvere manipolando la cause che lo hanno ingenerato, esistono tecniche di stimolazione vagale tese a ad aiutare i pazienti con ipovagotono:
- manovra di Valsalva
- massaggio carotideo,
- stimolazione del nervo vago attraverso impulsi elettrici (Vagus nerve stimulation)
- biofeedback respiratorio
- pranayama
- agopuntura
L’agopuntura è una delle tecniche mediche in grado di stimolare il nervo vago. Diversi protocolli agopunturali sono in grado di stimolare anche segmentariamente l’attività del nervo vago verso settori specifici. Molti degli effetti indotti dalla sedute di agopuntura sono riferibili a questa capacità della metodica di indurre relax attraverso un riequilibrio del neurovegetativo. L’agopuntura induce un effetto regolativo sul sistema neurovegetativo consentendo nei pazienti affetti da ipersimpaticotono un recupero del tono vagale ottenendo un bilanciamento più favorevole alla vita.