Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 122 invidia

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 122

invidia

Queste sono caratterizzate da Prevalenza o Ipovalenza di Fase nella Fase Evolutiva Legno. La prima che denominiamo ipercollera è dovuta all’eccesso della stessa qualità che in equilibrio costituisce una gran virtù.

La ipercollera coincide con la significazione linguistica comunemente accettata. Si tratta di una situazione in cui l’individuo diventa facilmente iperattivo, irascibile e violento. La violenza della ipercollera è spesso rivolta al mondo esterno, ma non costituisce affatto un nuovo ordine, ma è semplicemente distruttiva.
Essendo l’ipercollerico spesso non altrettanto sicuro di sé come il collerico positivo, quando cerca di tornare in se dopo l’escursione poderosa nel fuori di sé, incontra difficoltà. Allora la ipercollera può portare a fatti autodistruttivi o peggio si rinuncia a rientrare in se e si rimane fuori. Nel linguaggio comune correttamente amiamo dire “quel signore è proprio fuori di testa”. Le sottospecie più insidiose di ipercollera sono la gelosia e la invidia. In queste due forme di sofferenza si sostituisce la genesi del nuovo tipica del collerico positivo, con il possesso del vecchio tipico dell’ipercollerico.

L’ipercollerico non è più creativo di nulla, pertanto si ancora al possesso del vecchio ordine. In questo sentimento tende ad aggredire con molta rabbia chi lo avvicina con la freschezza di un momento creativo positivo. A quel punto nascono invidia e gelosia.
La violenza di questi sentimenti può essere estrema e quando l’individuo e fuori di sé, la proporzione tra violenza e atto scatenante non possiede più i criteri di proporzionalità.
Nelle forme estreme di questo Campo Emozionale si manifestano per esempio i fatti di cronaca terribili come i raptus terminanti in omicidi intrafamiliari. Eventi drammatici spesso privi di proporzionalità tra stimolo scatenante e gesto scatenato. La ipercollera è responsabile delle guerre e di distruzione.

I dittatori, gli uomini politici, gli amministratori delegati e i vertici delle chiese sono spesso esseri umani sofferenti di ipercollera. Invidia e gelosia sono state e purtroppo continuano ad essere, le motivazioni spesso neanche occulte, di guerre tanto inutili quanto dannose. Questi sentimenti estremi a volte vengono a torto valutati come necessari e parte integrante della natura umana confondendo in modo eclatante i Campi Emozionali collera positiva e ipercollera.

La ipercollera è però semplicemente uno squilibrio talvolta portatore di gravi conseguenze per la collettività a cui appartiene il malato. Si tratta della perdita di Equilibrio di Fase nel Campo Emozionale collera. La attribuzione di un valore positivo che talvolta si attribuisce ai soggetti ipercollerici nei libri di storia o nell’immaginario collettivo e dovuta però esclusivamente alla erronea attribuzione dei valori della collera positiva alla ipercollera.

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