Fegato e agopuntura

 Fegato e agopuntura

fegato e agopuntura
fegato e agopuntura

L’agopuntura è importante nel sostegno, prevenzione e cura delle malattie del fegato. Questo organo è deputato tra molte altre funzioni allo smaltimento del carico chimico e farmacologico assunto dalla persona. L’agopuntura consente di ridurre in molte circostanze terapia farmacologica consentendo di sollevare il fegato da un lavoro che non sempre è nelle condizioni si fare. Somministrare meno farmaci è importante per tutti. In particolare si avvantaggiano però di questa strategica terapeutica i malati di fegato. Infatti la somministrazione di farmaci è interdetta per la presenza di situazioni cliniche che non lo consentono. Pertanto l’agopuntura sostituisce altre forme di terapia, me nei restanti casi le affianca.

Quali sono le funzioni? – Fegato e agopuntura

Il fegato è un organo  grande.  Infatti dopo la massa muscolare del corpo costituisce la seconda cellularità del corpo per numero.  Appartiene certamente agli organi maggiormente complessi  oltre ad avere un considerevole volume.  Sul piano fisico funge da industria chimica dell’organismo. Esso svolge molte funzioni vitali e pertanto non è asportabile senza compromettere la vita stessa. Le funzione  epatica è riassumibile nel controllo della chimica corporale sia per sintesi che per smaltimento.    Si tratta di un numero considerevoli di funzioni che qui elenchiamo le maggiori:

  • smaltimento di tossici ambientali
  • eliminazione  di tossici alimentari
  • disintossicazione dai farmaci
  • smaltimento di tossici voluttuari
  •  sintesi dei fattori che permettono la coagulazione del sangue
  • produzione della bile
  • immagazzinamento degli zuccheri
  • produzione di zuccheri
  • metabolismo di lipidi zuccheri e proteine
  • produzione di sangue vicariante i midolli

Quali è il senso di queste funzioni? – Fegato e agopuntura

La funzione epatica provvede alla gestione dei solidi di cui è composto un corpo. Si tratta dell’organo della concretezza. Infatti esso provvede a tutte le esigenze corporali connesse alla costruzione, riparazione e protezione della vita. La funzione epatica difende la vita come il cacciatore il proprio clan di appartenenza.  Non  a caso in ebraico la parola fegato “Kavod” significa abbondanza.

Gli etruschi utilizzavano il fegato per la divinazione  i visceri degli animali. Si narra esso era particolarmente adatto per divinare in relazione a conflitti di provvidenza e sussistenza.  La parola fegato deriva dal latino fico.  Infatti questo albero che simboleggia una vita priva di affanni. Il suo significato è “qualcuno provvede all’uomo”.

Secondo le religioni monoteiste ad Adamo e Eva dopo la cacciata dal paradiso è proprio il fico -fegato a provvedere loro. Fu infatti la foglia di un fico a provvedere alla loro nuova penosa condizione.  Siddartha preso da una stanchezza incontenibile decise di fare un pisolino sotto l’albero della Bothi. Una volta recuperata la forza vitale egli si alzò illuminato. Da allora è il Buddha. L’albero della Bothi sotto il quale avvenne la fortunata “pennichella” è un albero di fico.

A Prometeo che provvide all’uomo donandogli la tecnologia del fuoco,  tocca  il supplizio  di un’aquila che gli mangia  di giorno il fegato. Al contrario lo stesso suo fegato la notte si rigenera.

Dunque? – Fegato e agopuntura

Con questi  riferimenti storici e\o simbolici si vuole tracciare una linea rossa che unisce alla funzione biologica per il tramite di un senso. Il senso della funzione epatica è provvedere alla sussistenza dell’organismo al quale appartiene. Si tratta dia una funzione primaria che nel clan corrisponde a quella del cacciatore o guerriero. Sarà per questo che nelle frasi idiomatiche di tutte le lingue il coraggio è posto in relazione ad un gran bel fegato.

Come proteggere le funzioni epatiche?   fegato e agopuntura

La terapia delle malattie possiede molti strumenti . Ognuno di questi ha vantaggi e limiti. Un buon medico scegli gli strumenti di terapia  esclusivamente secondo il bene del paziente.  Questo implica per esempio il principio di prescrizione minima di valore massimo. Si intende il massimo di risultato per il minimo di danno iatrogeno. Il danno iatrogeno è quello che segue l’utilizzo di uno strumento di terapia troppo invasivo. La capacità di un medico di disporre di molti strumenti di terapia consente il rispetto della prescrizione minima di valore massimo. Tra gli strumenti di terapia tra quali scegliere si ricordano solo  a titolo di esempio le categorie più frequenti:

  • alimentazione
  • stile di vita
  • turn over idrico
  • igiene
  • massaggio
  • postura
  • terapia della parola
  • omeopatici e omotossicologici
  • erbe medicinali
  • integrazione
  • biofeedback
  • agopuntura
  • terapia con supporto di strumentazione tecnologica
  • farmaco
  • atto  chirurgico

Una medicina centrata sul farmaco potrebbe prevedere una suo utilizzo maggiore di quello che sarebbe veramente necessario. I farmaci sono indispensabili nella terapia. Essi hanno consentito un successo non confutabile nei confronti di molte malattie gravi. Altra cosa è l’assioma indimostrato che da questo successo del farmaco derivi la necessità di centrare ogni terapia su questo strumento. Il fegato è tra le vittime primarie di una tale ristretta visione dell’atto medico.

Cosa è l’agopuntura ?  – Fegato e agopuntura

L’ agopuntura nasce e si sviluppa in seno alla MTC  Medicina Tradizionale Cinese. Si tratta di una miniera di sapienza non solo in campo medico. Purtroppo spesso si considera la MTC a torto una proto scienza  Tra i libri più antichi  si osserva il il leggendario testo di medicina dell’imperatore giallo, scritto molti anni prima di Cristo.  All’epoca si utilizzavano aghi di agopuntura lavorati in pietra o in osso. Questi  erano decisamente più dolorosi di quelli adottati in epoca più moderna. Oggi gli aghi sono costruiti tramite due metalli. Il metodo  è  rimasto valido nel tempo. Difficile immaginare che una pratica medica non funzionante possa sopravvivere per migliaia di anni.

Nonostante la sua lunga storia, l’agopuntura  si avvale comunque anche delle conoscenze scientifiche moderne. Questo consente a medici e pazienti di utilizzare di una medicina antica agevolmente anche in epoca moderna. L’ agopuntura  stimola precise zone della pelle con aghi al fine di dare sollievo al malato. La tecnica  dà giovamento a molti malattie ma senza effetti indesiderati.  L’agopuntura è una terapia antica, ma riconosciuta dalla Organizzazione mondiale della sanità, WHO  World Health Organization .  Oltre al riconoscimento della WHO l ‘agopuntura gode di ancor maggiore considerazione dall’ UNESCO.  Secondo l’UNESCO la medicina tradizionale cinese è un patrimonio culturale dell’umanità

Cosa è un agopunto ?  – Fegato e agopuntura

 L’agopuntura è apprezzata da medici e pazienti per la grande tollerabilità, che consente di applicarla con sicurezza. L’agopuntura funziona perché provoca uno stimolo, al quale segue una risposta . Il punto da stimolare è denominato agopunto. Ogni agopunto corrisponde a precise funzioni da stimolare. La pelle umana è stimolata dalla notte dei tempi tramite massaggio, al fine di ottenere benefici su malattie e in particolare sul dolore. L’ agopuntura riassume l’esperienza di tutti coloro, che toccano la pelle del malato per ridurre la sua sofferenza.

In quali situazioni cliniche è utile?  – Fegato e agopuntura

Il trattamento di patologie caratterizzate da dolore e disfunzione  è il campo di utilizzo maggiore. Adulti e bambini possono trovare giovamento dal trattamento con gli aghi . Questi sono applicati talvolta da soli o altrimenti associati ad altri metodi di cura. Le  zone da stimolare sono denominate agopunti e sono allocati su percorsi denominati meridiani.  Gli agopunti sono  be descritti tramite  mappe e indicazioni.   L’agopuntura è una medicina generale e potrebbe pertanto essere applicata ad ogni malattia. Nel mondo occidentale però prevalgono però le applicazioni nelle quali altre metodiche non offrono molto. Questo avviene  quando una terapia convenzionale manca proprio o quando  è associata a effetti collaterali.

Generalmente  l’agopuntura  è apprezzata  per le malattie psicosomatiche, per la riabilitazione, per l’estetica e per la terapia del dolore. Molte di queste indicazioni, appartengono frequentemente all’area delle malattie croniche. In questi casi i  trattamento avvengono con due sedute alla settimana. La terapia del dolore con gli aghi è particolarmente apprezzata perché l’unica ad essere priva delle controindicazioni. Altre forme di terapia del dolore sono infatti gravate da effetti collaterali. Questo consente alla terapia del dolore cronico di estendere i cicli di trattamento nel tempo senza danneggiare il paziente.

Come funziona – Fegato e agopuntura

I trattamenti  procedono in cicli di sedute. Esse hanno durate, diverse ma nella maggior parte dei casi si estendono per circa venti minuti. Gli aghi impiegati sono monouso, pertanto escludono ogni rischio in merito alla trasmissione  di infezioni. Nei casi più acuti le sedute possono essere ravvicinate.  Nelle malattie croniche le sedute di agopuntura sono applicate ad intervalli più lunghi.  Generalmente però la metodica è apprezzata  per le malattie psicosomatiche, per le malattie infiammatorie e per la terapia del dolore. Queste malattie appartengono frequentemente all’area delle croniche.

Il trattamento delle malattie tramite la stimolazione degli agopunti può essere parte di una gestione integrata del paziente. La metodica può pertanto essere associata con beneficio del paziente ad altre tecniche di medicina biologica come omeopatia, fitoterapia e omotossicologia. In altri casi la si associa l’agopuntura a farmaci o a chirurgia. In quest’ultimo caso trova impiego per il dolore postoperatorio o per l’anestesia. L’ agopuntura è pertanto uno strumento versatile compatibile con la medicina convenzionale con la quale stabilisce con esse una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.

La preparazione del paziente – Fegato e agopuntura

Una valutazione del paziente tramite analisi specifiche  precede il trattamento.  In particolare l’analisi della comporizione corporea aiuta  per valutare correttamente i pazienti da trattare. Tramite essa  si possono individuare i pazienti  che non rispondono al trattamento. Il trattamento delle malattie tramite la stimolazione degli agopunti può essere parte di una gestione integrata del paziente.

La metodica può pertanto essere associata con beneficio del paziente ad altre tecniche come omeopatia, fitoterapia e omotossicologia. In altri casi la si associa a farmaci o a chirurgia. In quest’ultimo caso trova impiego per il dolore dopo intervento chirurgico. L’ agopuntura è pertanto uno strumento esternamente versatile,  compatibile anche con la medicina convenzionale.   In caso un paziente assuma farmaci, non  è necessario sospenderli. Al contrario l’associazione con farmaci, quando necessario, migliora i risultati, consentendo benessere del paziente.

Dove fare agopuntura  a Roma

L’ agopuntura  ha un ruolo importante nel proteggere il fegato,  Essa aiuta il paziente  a ridurre il fabbisogno di farmaci per via sistemica, sollevando non di poco la situazione del fegato.  L’agopuntura  in italia è atto medico dal 1984. Pertanto la metodica deve essere essere esercitata  esclusivamente da un medico. Il paziente può verificare la competenza tramite l’ iscrizione dell’operatore presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano sia l’agopuntura.

Infatti l’iscrizione ai Registri consente  un controllo di qualità relativamente alla formazione ricevuta dall’agopuntore. In effetti all’Ordine dei Medici di Roma, i Registri si possono consultare anche online. La agopuntura  non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  essa è associabile ad altre forme di terapia oltre che in prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello,  Fegato e agopuntura   a Roma

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