Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 273 orario

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 273

orario

Si stimola a ritmo circadiano per ottenere un effetto maggiore, perché oltre alla somministrazione di rimedi omotossicologici, si impegna il paziente nell’orario di massima sensibilità allo stimolo somministrato.

Queste corrispondenze di orario non sono solo una curiosità della cultura cinese, ma sono utili a comprendere il significato di sequenze terapeutiche. L’interazione tra il ritmo circadiano delle 5 Fasi Evolutive e l’orario di somministrazione dei rimedi omotossicologici relativi, possono diventare un ulteriore datore di tempo. In tali orari, la somministrazione dei rimedi è particolarmente efficace. Il sole è il datore di tempo più significativo. L’orario di assunzione di un rimedio, funge però anche da segnale sincronizzante. Il movimento della terra sul suo asse e l’attività di ciascuna delle Fasi Evolutive, sono in una relazione induttivo-sintetica. Non si afferma pertanto che tra la mattina e l’Orbite Fegato e Vescica biliare sussiste un nesso causale.

Si osserva invece semplicemente che uno stimolo applicato la mattina, per le Orbite Fegato e Vescica biliare, si comporta come fosse un datore di tempo. La somministrazione sequenziale di 5 rimedi, in relazione alla corretta corrispondenza circadiana, attiva il drenaggio in ordine temporale significativo per la corretta sincronia delle varie funzioni connesse.

Gli orari indicati possono ovviamente subire degli adattamenti in ogni fase, di una o due ore, per non interferire con le abitudini di sonno del paziente. Quando il paziente dimentica l’assunzione di uno dei rimedi del TOR, è possibile un recupero all’interno della fascia oraria di pertinenza, ad esempio nelle due ore successive all’orario ideale indicato. Fuori di questo range, si consiglia di omettere il recupero e passare allo stimolo successivo, per non perdere coerenza nell’organizzazione circadiana.
Ovviamente maggiore precisione nella somministrazione, corrisponde ad un risultato migliore. Reckeweg ha studiato e ottimizzato la composizione dei rimedi
omotossicologici secondo parametri diversi: il rapporto tra la qualità delle componenti omeopatiche in essi contenuti, i rapporti delle diluizione omeopatiche diverse tra di loro e la presenza di una massa diversa, delle singole componenti. Un rimedio compositum non è frutto di un capriccio, ma è regolato da rapporti precisi. Il TOR provvede ad un parametro ulteriore ovvero l’organizzazione temporale della somministrazione.

Per ottimizzare il TOR ai ritmi circannuali, è possibile aumentare selettivamente la somministrazione della stagione corrispondente. Ad esempio, nel TOR pentafasico che tiene conto dei ritmi circannuali, si somministrerà una dose maggiore di gocce, in relazione con l’Orbita Funzionale corrispondente. Dunque per completare il TOR, si dovrà adattare il dosaggio di gocce somministrate, alla stagione in cui le stesse, vengono somministrate.

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