Orbita funzionale rene in agopuntura
In agopuntura l’ orbita funzionale rene rappresenta un insieme di funzioni biologiche che esprimono un senso preciso nella lotta per la sopravvivenza. Le orbite funzionali della medicina tradizionale cinese sono un aspetto centrale della teoria medica. Lo studio dell’orbita funzionale rene con il linguaggio biologia e fisiologia è pertanto rilevante per la terapia in agopuntura. Le orbite funzionali sono coinvolte per il tramite di sequenze e interazioni nella regolazione necessaria al mantenimento dell’omeostasi. L’agopuntura è una medicina che agisce ripristinando l’omeostasi del soggetto trattato.
Nella agopuntura l’ orbita funzionale rene è associata insieme all’ orbita vescica urinaria ad un unica fase evolutiva nella quale prevalgono le qualificazioni biologiche osservate da due lati polari e complementari.
La relazione tra orbita funzionale rene e orbita funzionale vescica urinaria è un rapporto di regolazione intrafasica. Per la agopuntura l’una provvede all’altra in caso di necessità e applicano pertanto reciproca compensazione. L’ orbita funzionale rene riunisce le parti più materiche e strutturali tra le varie funzioni biologiche l’orbita funzionale vescica urinaria esternalizza i liquidi non assimilabili Gli insiemi tissulari funzionali emozionali e qualitativi descritti dalla agopuntura per l’orbita funzionale rene e vescica urinaria rappresentano nel clan degli antenati umani la funzione del costruttore. Pertanto le patologie dell’orbita funzionale rene sono risentite come un conflitto biologico in relazione alla sopravvivenza e al valore.
All’ orbita funzionale rene appartengono in agopuntura:
- ritmi circannuali: prevalenza in inverno
- ritmi circadiani: prevalenza a ore 24
- qualità del cibo: salato
- banda di colore: nero
- tessuto: sistema nervoso centrale
- tessuto: ossa e midolli
- tessuto: gameti
- tessuto: capelli
- tessuto: genetico ovvero la somma di tutti i nuclei cellulari
- tessuto: aperture per feci e urine
- tessuto: ovaie e testicoli
- strada: di connettivo: rene
- clima: freddo
- comportamento: vincere la paura con tecnologia
- comportamento: valore nel clan
- comportamento: strategie valide per sopravvivere
- comportamento: tremare
- movimento: dalla tutte le direzioni verso il basso
- campi emozionali: normopaura, ipopaura e iperpaura
- funzioni SNC: anabolismo e riparazione
- funzioni SNC: costruzione di tessuti
- funzione SNC: razionale
- funzione SNC: memoria
- emissione vocale: gemito
- cereale: soja
- carne: maiale
- odore: putrido
- odontoni: incisivi superiori e inferiori
L’ orbita funzionale rene si discosta molto dalle funzioni attribuite al rene in quanto organo. La funzione principale di quest’ orbita è in rapporto con la genetica e con il sistema nervoso centrale. La funzione genetica dell’ orbita funzionale rene si distingue in due aspetti fondamentali: la genetica ereditata e la genetica da trasmettere. L’ orbita funzionale rene è sede di entrambi gli aspetti. La somma di tutti i nuclei cellulari costituenti un organismo, l’organizzazione epigenetica di questo patrimonio e le possibilità di espressione di ogni singolo gene, definiscono la costituzione ereditata. Al contrario della costituzione acquisita, la costituzione ereditata è una dote, che può essere al massimo oculatamente consumata, ma mai implementata. La costituzione acquisita, invece, è la capacità appresa per una migliore gestione possibile delle problematiche biologiche, che nel corso di una vita può rimanere costante, implementarsi o purtroppo, anche disperdersi.
L’ orbita funzionale rene è sede anche della produzione dei gameti ovvero il veicolo per la trasmissione genetica ai discendenti. Dalle conoscenze di embriologia è noto che ovaio e testicoli, discendono durante lo sviluppo, da tessuto della loggia renale.
Nelle pertinenze dell’ orbita funzionale rene sono incluse le ossa e i midolli. Di tutti i tessuti biologici, l’osso è il più denso, quello che maggiormente resiste all’usura del tempo, una volta che la vita è terminata. L’osso rappresenta il tal senso per il clan il valore e la sopravvivenza. Interessante che la tecnologia umana più antica deriva dalla valorizzazione della selce e delle ossa per la costruzione di strumenti. Si osserva che non casualmente la selce deriva per accumulo di resti di organismi a guscio o scheletro siliceo. Nel clan degli antenati umani la funzione rappresentativa delle caratteristiche espresse dall’ orbita funzionale rene è quella del costruttore.
L’ orbita funzionale rene, trattiene, potenzia, governa e all’occorrenza libera le riserve più struttive di energia. Quest’ orbita è pertanto sede della volontà e della resistenza dell’individuo. L’orbita funzionale rene è sede della capacità intellettuale e razionale di un individuo. La razionalità e la volontà sono due modalità per liberare dati esperienziali al momento opportuno. Spesso la capacità razionale, consente all’uomo di prevedere e anticipare un evento, ovvero di liberare l’esperienza accumulata in passato e trattenuta in latenza, per sfruttare i questo vantaggio nella selezione naturale. Infatti, trattenere esperienza in memoria, gestire i dati al fine di anticipare ed evitare difficoltà, hanno rappresentato un vantaggio notevole per la specie umana in rapporto alle altre. Questa capacità umana è la premessa per lo sviluppo di tecnologia e strumenti. L’uomo osservando come si genera spontaneamente il fuoco, imparò a riprodurre l’evento. In seguito apprese come conservare il fuoco (latenza), in modo da poterlo impiegare nella notte per riscaldarsi, proteggersi dai predatori e illuminare. La capacità di mettere dati cognitivi in memoria, riorganizzarli e all’occorrenza servirsene è stata per l’uomo, un vantaggio notevole nella selezione. La sede di questa facoltà è l’orbita funzionale rene. L’ orbita funzionale rene è deputata dunque anche a regolare le fasi latenti. A questo termine biologico si devono però correlare significati multipli. Sicuramente la produzione di materiale genetico è energia posta in fase di latenza, per essere liberata quando si verifica l’opportunità biologica. Molto del patrimonio genetico ereditato e costituente l’uomo , ha la caratteristica di rimanere in latenza in attesa di occasione epigenetica. Un’altra parte di DNA invece sfrutta l’opportunità, per esprimersi su un’esigenza biologica. Anche le capacità sospese si esprimono con successo quando si manifesta un’opportunità biologica. Per centrare il momento opportuno e quindi avere successo, è necessaria la possibilità di poter sospendere e successivamente riattivare latenze. Le fasi di latenza forniscono pertanto una possibilità rilevante per la sopravvivenza dell’individuo e della specie. Inoltre le fasi di latenza nascondono un valore e rappresentano la ricchezza del clan. Fasi latenti sono altresì il letargo, il sonno, la memoria e le parti non attive del SNC. Le fasi latenti sono d’importanza fondamentale per la vita, perché costituiscono la massima condensazione di attività biologica sospesa
Anche i campi emozionali sono parte dell’ orbita funzionale rene e oggetto di interesse per la agopuntura. La visita in agopuntura richiede una precisa valutazione del funzionamento e delle relazioni tra le orbite funzionali. Per l’ agopuntura la ricerca del senso di una patologia si esercita anche nell’analisi dei tessuti e dei comportamenti impegnati dal malato nella malattia. Il pregio del trattamento con agopuntura risiede nel fornire uno strumento di terapia privo di effetti collaterali che aiuta il paziente anche in una crescita coscenziale, fondamentale per la vira guarigione. La cura e il trattamento della malattia diventa in agopuntura una presa in carico della persona per i suo aspetti somatici e per la crescita che ogni sofferenza implica nel malato. Anche se si applica l’ agopuntura considerando le dodici orbite funzionali, è sempre necessaria una valutazione dei sintomi espressi, degli esami clinici ai fini di una corretta diagnosi. La considerazione in terapia delle dodici orbite funzionali serve a distinguere le cause contingenti dal senso che la malattia esprime per il malato. Il trattamento tramite agopuntura è pertanto un atto medico, il quale deve essere competente sia nella medicina tradizionale, sia nella medicina moderna. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano agopuntura, sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ agopuntura stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura a Roma