Paura e agopuntura omeopatica

Paura e agopuntura omeopatica

Agopuntura a Roma e la paura
Agopuntura omeopatica e la paura

L’ agopuntura omeopatica è utile  per i pazienti che soffrono di paura  per un contenimento e  per la  modulazione del sistema neurovegetativo senza effetti collaterali degni di nota.  La paura è per l’ agopuntura omeopatica una emozione biologicamente significativa perchè connessa funzionalmente alla sopravvivenza individuale e della specie. La paura si attiva dopo esposizione ad un pericolo, reale o immaginato. La paura è una risposta primaria, in comune  con molte specie animali che comunicano e gestiscono  per suo tramite efficientemente i pericoli della vita.

Nel linguaggio comune la paura è denominata  in vario modo riferendo ogni parola a una sfumatura diversa della stesso stesso campo emozionale. Le parole più diffuse sono: timore, ansia, angoscia, apprensione, terrore e panico. La paura è istintuale e connessa pertanto alle parti più antiche del sistema nervoso umano. La risposta adattativa emozionale purtroppo non può essere contenuta delle strutture corticali del sistema nervoso deputate al ragionamento logico. Precise risposte somatiche accompagnano la paura e le  reazioni fisiche connesse  preparano generalmente un comportamento di attacco o un comportamento di fuga:

  • limitazione delle funzioni cognitive superiori
  • attivazione di comportamenti istintuali arcaici
  • afflusso di massa sanguinea agli arti inferiori e superiori
  • deflusso di massa sanguinea dagli organi deputati alla digestione
  • limitazione dell’attività immunitaria
  • registrazione acritica di tutte le informazioni dell’evento scatenante

L’essere umano che prova paura ha una contemporaneamente un deficit cognitivo e sviluppa gli istinti. In paura si preparano e si applicano comportamenti di attacco o fuga. Questi comportamenti non sono sempre coerenti con la sua personalità  di colui che sperimenta una si forte emozione. Una terapia  è necessaria solo quando la sofferenza si estende oltre i limiti di una risposta efficiente a pericoli reali. L’uomo è dotato di una straordinaria immaginazione. Questa capacità permette all’essere umano l’innovazione la scoperta e la conquista. Una capacità così straordinaria implica però’ anche equivalenti rischi. Una  immaginazione sviluppata può interagire negativamente con l’emotività amplificandola e\o privandola di una applicazione reale. Il risentito di un essere umano che sperimenta questa condizione può non essere più proporzionale a un principio di realtà.  L’animale  prova paura sempre in una situazione reale, mentre l’uomo può spesso tracimare oltre il reale. Questa estensione comporta  risposte non più idonee alla sopravvivenza individuale e della specie. La paura eccessiva diviene motivo di sofferenza talvolta anche notevole e rende  necessaria una terapia.

La terapia convenzionale consiste nella prescrizione di farmaci ansiolitici e/o psicoterapia. Nel campo della medicina biologica l’ agopuntura omeopatica ha un ruolo nel trattamento. Si tratta di una terapia naturale indicata sempre nelle forme o in associazione quando il paziente già assume altre terapie. Nei pazienti, che già  assumono  ansiolitici o  sono in trattamento psicoterapico, l’ agopuntura omeopatica si sovrappone senza escluderli. Solo quando il paziente si sente meglio si può procedere ad un graduale wash out farmacologico.  L’ agopuntura omeopatica si estrinseca in cicli di sedute, di cui frequenza e intervalli dipendono molto dalla situazione  di partenza.  Il trattamento consiste nell’infiltrazione di rimedi di omeopatia iniettabile su agopunti coerenti. L’effetto regolativo sul neurovegetativo  contribuisce a modulare l’espressione emotiva e alla riduzione dei disturbi fisici connessi a tale stato.  L’ agopuntura omeopatica basa sulla sinergia più che additiva tra omeopatia classica e medicina tradizionale cinese. La terapia della paura con agopuntura omeopatica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

 Dott. Fabio Elvio Farello

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