Vestibolite vulvare e agopuntura
L’ agopuntura è consigliabile per la vestibolite vulvare come analgesico, antinfiammatorio e ansiolitico privo di effetti collaterali indesiderati degni di nota. La metodica è altrettanto utile per la gestione di una risposta adattativa allo stress patito. La tecnica consiste nella stimolazione con aghi bimetallici di particolari zonidi della cute indicati dalla medicina traizionale cinese per il trattamento del paziente.Si tratta di una terapia utile per il vestibolite vulvare ma il suo valore non risiede però soltanto nell’analgesia, ovvero ovvero l’effetto sul dolore. Tramite gli effetti miorilassanti, antinfiammatori e ansiolitici agisce su importanti meccanismi implicati nella induzione di questa malattia. Il trattamento si estrinseca in un ciclo di sedute da somministrare secondo l’intensità sintomatologica patita. La vestibolite vulvare è una sofferenza sommersa, perchè per pudore tarda a cercare una terapia.La sofferenza pur non essendo una malattia connessa a rischi biologici, interferisce in modo significativo con la sessualità e con la qualità della vita. La vestibolite vulvare è una malattia sine materia, ovvero non è presente alcuna componente somatica chiaramente riconoscibile, a parte l’infiammazione del vestibolo, da cui prende il nome. La diagnosi avviene per esclusione delle altre patologie vulvovaginali connesse a dolore. Le esclusioni più frequenti sono la candidosi e la vaginite batterica . Nella vestibolite vulvare il dolore può essere apprezzato come generalizzato o localizzato in modo esclusivo nella regione vulvare.
Quando il dolore è circoscitto nell’area vestibolare e non evidenzia neppure una infiammazione locale, allora la malattia prende il nome di vestibolodinia. Il dolor può interessare il clitoride e questa condizione è chiamata clitorodinia. La vestibolite vulvare può essere slatentizzata da una contatto sessuale o essere spontanea. Le pazienti ricorrono inutilmente a molti dottori prima che venga fatta una corretta diagnosi e iniziata una terapia. Non tutti i medici hanno infatti conoscenza della vestibolite vulvare e spesso la malattia viene confusa con una condizione esclusivamente immaginaria. Spesso la malattia esordia con l’ ingresso nella sessualità, ingenerando interazioni deprecabili tra vestibolite vulvare e senso di colpa. Pur non essendo ancora stabilito un nesso causale organico si osservano frequenti condizioni implicate:
- uso di contraccettivi orali
- allergia
- sensibilità chimica multipla
- fibromialgia
- autoimmunità
- tensione dei muscoli dell’area vulvare
- chirurgia, mutilazione o trauma genitale
- neuropatia
- iperacidità della secrezione vaginale
- traumi psichici
- conflitti biologici
La medicina accademica non conoscendo le cause del vestibolite vulvare non ha un protocollo di trattamento al quale il medico possa riferirsi. I trattamenti proposti sono sperimentali e impegnano farmaci a livello topico e sistemico. I farmaci più frequentemente prescritti sono anestetici e antidepressivi. Anche interventi chirurgici sono proposti alle pazienti con la finalità di recidere l’innervazione connessa al dolore. La ricerca di una proporzione corretta tra atto medico e malattia appare nel vestibolite vulvare spesso un traguardo ancora da raggiungere. Proposte di terapia basate sulla dieta, la postura, l’ agopuntura, l’ omeopatia o il biofeedback realizzano al contrario un rapporto accettabile tra intensità dello strumento di terapia e la sensibilità di coloro che ricevono terapia. La sessualità espressa e\o risentita deve essere valutata per comprendere di tutte le variabili implicate. La medicina biologica è da considerare in tal senso.
La cura del vestibolite vulvare tramite agopuntura a si estriseca in csedute a intervalli settimanali o bisettimanali. Durante le singole sedute di trattamento, il paziente rimane per un periodo sdraiato sul lettino e gli agopunti sono stimolati tramite aghi particolarmente sottili. Gli agopunti da trattare sono selezionati in base all’ anamnesi clinica di ogni paziente, tenendo conto anche delle altre malattie concomitanti.
L’ agopuntura è uno strumento di terapia adottato per la cura dei pazienti privo di effetti collaterali degni di nota. a’ metodica richiede all’ agopuntore una valutazione delle interazioni con tutte le altre forme di terapia. Prima di iniziare il trattamento se necessario si richiedono, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause. L’inserimento della paziente in un protocollo di trattamento implicaanche una valutazione di tutte le altre forme di terapia per la quali l’ agopuntura possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare agopuntura è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici i che praticano agopuntura sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello